In una sua lettera del 6 Settembre 1947 all’astrologo indiano Raman, Carl Gustav Jung scriveva:
«Nei casi di diagnosi psicologiche difficili di solito faccio fare l’oroscopo per acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa.
Debbo dire che molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi punti che altrimenti sarei stato incapace di capire».
In una successiva lettera, datata 26 Maggio 1954, ad un questionario sottopostogli dall'astrologo francese André Barbault, risponde:
«Ho osservato molti casi in cui una ben definita fase psicologica, o evento analogo, era accompagnata da un transito (in particolare quando erano coinvolti Saturno e Urano)».
In un'altra lettera del 10 Aprile 1958 indirizzata al Prof. Hans Bender, scrive:
«Sono tentato, quando è il caso, di includere l’Astrologia fra le scienze naturali».
E qualche decennio prima, nel 1928, in occasione del Convegno degli Psichiatri Svizzeri, Jung tenne una conferenza dal titolo “Tipologia psicologica” e la concluse con questo discorso:
«Come poi possa esistere un nesso tra i Segni Zodiacali e i Pianeti da una parte e i temperamenti individuali dall’altra, è una questione che si perde nelle nebbie del più remoto passato e per la quale non esiste risposta».
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